CLOVELLY:

Clovelly è un tipico villaggio da cartolina del Devon.

I suoi cottage sparsi lungo la scogliera digradano verso un porto dalla forma arcuata pieno di nasse per gli astici, sullo sfondo azzurro del mare.

un villaggio senza tempo, fatto di case bianche e fiori colorati, dove nei portoni delle case trovi porticine più piccine per far entrare le fate del bosco… 

 La sua ripida strada acciottolata scende fino all’antico porto peschereccio e alla banchina del XIV secolo. È una discesa attraverso cottage disseminati di balconi fioriti spezzati solo da piccoli passaggi e da angoli pittoreschi

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Questa famosa strada acciottolata, conosciuta come “Up-a-long” o “Down-a-long”, è stata costruita con pietre tirate su dalla spiaggia. Aggrappato a una scogliera di 150 metri, non ha traffico veicolare, solo asini e slitte.   Le slitte alimentate dall’uomo trasportano tutte le merci al villaggio, dalla spesa ai mobili.

Gli asini sono stati la principale forma di trasporto per secoli, ma ora offrono principalmente passeggiate per bambini intorno al prato durante l’estate o possono essere visti in posa per fotografie in strada.

Un tempo vivace porto di pescatori, Clovelly era rinomato per le sue aringhe e sgombri e, sebbene la pesca sia diminuita, fa ancora parte della vita del villaggio. Nei secoli passati, la costa era occupata da contrabbando e pirateria ed era nota per i naufragi, quindi dal 1870 Clovelly ha anche avuto una propria scialuppa di salvataggio.

Un’altra cosa inusuale è che il villaggio é proprietà privata e per visitarlo bisogna pagare una cifra irrisoria che serve per la manuntezione del borgo.  Clovelly infatti appartiene alla famiglia Hamlyn che lo acquistò nel 1738 e che ancora vive in uno dei cottages.  

LAND’ S END:

Land’s End ovvero la fine del mondo! In antichità si pensava che questo fosse il luogo dove la Terra finisse e guardando l’ orizzonte infinito e l’ oceano rabbioso che si scaglia contro gli scogli neri a picco sul mare si potrebbe pensarlo ancora.

Purtroppo la decisione presa negli anni ’80 di costruire un orrendo “parco divertimenti” sul promontorio non è stata tra le più felici!

Ovviamente il mio rigetto intrinseco verso tale turistica struttura mi ha permesso di non fotografarla e a passo veloce ce la lasciamo alle spalle e c’ incamminiamo verso la scogliera convinti dal fatto che una passeggiata possa fare da selezione naturale.

Il profilo slanciato del Longship Lighthouse alto 35 metri, sullo scoglio di Carn Bras, il più grande del gruppo di scogli detti Longhsips Rocks, ci accompagna lungo il sentiero.

E’ il South-West Path che con i suoi 1000 KM è il più lungo della Gran Bretagna correndo da Minehead nel Somerset, lungo le coste del Devon e della Cornovaglia , fino a Poole Harbour nel Dorset.

Si snoda lungo la costa dove villaggi caratteristici si alternano a scenari anche drammatici dove si ammira la continua battaglia tra le onde dell’ oceano e le scogliere..

In questi ultimi giorni entrerà a far parte della nostra vacanza e percorremo alcuni tratti di questo lunghissimo percorso.

Da Land’s End ci spostiamo a nord est verso la Whitesand Bay.

Land’ s End è il luogo più sud occidentale della mainland brittanica ed è il terzo punto cardinale che tocchiamo su quest’ isola dopo gli scozzesi Dunnet Head a nord e Duncasby Head a Nord Est nel 2017.

Spettacolare è l’ aggettivo che viene in mente. L’ oceano si staglia contro la scogliera, la natura è la vera ed estrema protagonista e i colori variano anche a seconda della luce.

Percorriamo il sentiero in terra rossa, dandoci il tempo di fermarci con ammirazione consapevoli dell’ esperienza che stiamo vivendo.

Le insenature e la costa del Land’s End sono davvero uniche, selvagge ed incredibili, lontano da tutto.

Il sentiero ha fatto una bella selezione, siamo in pochi che si avventurano su questo percorso, anche oggi siamo riusciti a trovare il nostro “mare di tranquillità”. Qui è la natura a comandare, l’ uomo ci si adatta come può!

Arriviamo alla Whitesand Bay, ai piedi del piccolo villaggio di Sennen Cove, una magnifica spiaggia bianca nonchè la distesa sabbiosa più bella di questa zona. C’ è solo qualche corraggioso surfista che sfida le onde.

Questo è il punto di arrivo della nostra passeggiata.

MINACK THEATRE:

Andando verso Sud, ad una decina di chilometri da Land’s End, sotto un panorama d’impagabile bellezza su un promontorio di fronte alla baia di Porthcurno, si trova un teatro all’aperto sul modello degli anfiteatri dell’Antica Grecia e dell’Antica Roma.

In realtà, il teatro ha meno di 100 anni. La storia di come questo canalone roccioso si sia evoluto in un teatro di fama mondiale è una racconto di visione, dedizione e caparbietà di una donna straordinariaRowena Cade. Nel 1931 si offrì di lasciare che gli amici locali mettessero su “The Tempest” nei suoi giardini, usando la costa frastagliata come sfondo per lo spettacolo.

Da quell’ enorme successo decise di costruire una struttura sulla falsariga dei teatri greci/romani.

Per la costruzione, la Cade si avvalse della collaborazione di due abitanti del posto, Billy Rawlings and Charles Thomas Angove. Il Minack non è stato costruito utilizzando escavatori e macchinari pesanti, Rowena e i suoi aiutanti hanno lavorato in gran parte con utensili manuali (e il candelotto occasionale di dinamite) per dare forma al teatro che vediamo oggi. Descrisse come tagliarono le rocce e le maneggiarono per realizzare le prime terrazze sul ripido fianco della scogliera:

“… il mio giardiniere, Billy Rawlings e un altro Cornishman hanno tagliato a mano enormi massi, proprio come gli inglesi hanno tagliato il burro. Alcune fette caddero nel mare mentre si dividevano, seguite da alcune buone espressioni dialettali di rimpianto

In seguito, Rowena Cade volle apportare sempre ulteriori “ritocchi” all’opera, sino alla sua morte, avvenuta nel 1983.

Tutt’oggi Minack ( significa: “un luogo roccioso”, “meynek” in lingua Cornica ) è gestito da un’ associazione benefica che con i ricavati mantiene il teatro.

D’estate numerosi spettacoli teatrali si susseguono in questa location unica ed io e Annalisa fantastichiamo, immaginandoci seduti ad ammirarne uno sotto un cielo stellato.

Le Puntate precedenti:

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