PORTSCATHO:

Portscatho è un villaggio di pescatori e località balneare sulla Manica della costa sud-orientale della Cornovaglia incastonato sulla Roseland Penninsular un’ aspra e selvaggia penisola con magnifiche viste sul mare.

Siamo nella Cornovaglia del Sud, un tempo terra di naufragi e pirati, dove i piccoli villaggi ospitavano criminali e contrabbandieri.

Assieme a Duilio decidiamo di visitarlo al’ alba per respirarne l’ atmosfera e per goderci il sole che spunta dal mare mentre Annalisa preferisce rimanere in camera.

Il paese ancora dorme ma non siamo gli unici ad essersi svegliati presto ed ognuno segue la proprie passioni.

Il sole, come un enorme palla di fuoco, spunta dal mare e anche le case arroccate sulla collina sembrano contemplare il momento.

Una piacevole brezza si alza ed è il momento di tornare al bed per la colazione

Anche gli animali vogliono godersi questo caldo sole del mattino!!!

THE LOST GARDENS OF HELIGAN:

Ovvero i giardini perduti di Heligan, sono degli autentici giardini segreti.

Un tempo tenuta di famiglia dei Tremayne, questo sontuso parco ottocentesco cadde in declino dopo la prima guerra mondiale ma venne riportato all’ antico splendore grazie all’ intervento di Tim Smit e di una foltissima schiera di giardinieri, orticoltori e volontari.

La mappa parla di una tenuta di circa di 80 ettari suddivisa in più parti: orti, giardini e serre, stalle e pascoli per gli animali allevati qui, e poi ancora prati e boschi. 

La nostra passeggiata inizia dalla Woodland Walk dove si trovano delle iconiche statue in roccia.

La camminata percorre antichi sentieri tra i boschi e i pascoli inizialmente creati 200 anni fa per la famiglia Tremayne.

La vista è suggestiva, ci addentriamo su sentieri secondari ad ammirare un campo fiorito che sembra un quadro di Van Gogh!

I veri protagonisti di questo giardino sono le enormi statue di giganti, troll e fanciulle contornate da fantastiche decorazioni. Impressionante la roccia che secondo la leggenda è stata di ispirazione per la “Bella addormentata”, circondata dalla natura e immersa nel canto degli uccelli, proprio come nella fiaba.

Nella jungla, l’unica all’aperto del Regno Unito, regna una vegetazione fitta e rigogliosa, una natura lussureggiante, alberi eccezionali, piantagioni esotiche e viste che attirano l’immaginazione in un viaggio lontano dalle coste temperate della Cornovaglia.

 Si trova in una valle scoscesa, creando un microclima di cinque gradi più caldo della media. 

Una esotica tavolozza di piante da tutto il mondo, grazie agli intrepidi cacciatori di piante vittoriane e da collezionisti più recenti, prende vita davanti ai nostri occhi una foresta multicolore e passando vicino agli stagni che la ornano hai l’impressione che da un momento all’ altro possa spuntare un alligatore.

Attraversiamo il Burmese Rope Bridges. Considerato uno dei ponti di corda birmani più lunghi in Gran Bretagna, che si estende per 30 metri sopra antiche felci arboree , ispira un senso molto reale di avventura a un’esperienza già tropicale. 

La farm ed i giardini sono l’ ultima parte del parco che percorriamo.

Nella farm, su ampi recinti, vengono allevate razze autoctone e rare come il Berkshire Pig, la più antica razza suina registrata in Gran Bretagna. 

e svariati tipi di pecore ta cui le Kerry Hill Sheep con la loro caratteristica colorazione distintiva e unica, con una faccia bianca che porta segni neri intorno alla bocca, alle orecchie e agli occhi.

Un veloce giro ai giardini (in primavera dovrebbero essere meravigliosi) e ci rimettiamo in marcia, c’è ancora tanto da vedere!

FOWEY:

Questa storica città si trova sul lato ovest dell’ estuario dell’ omonimo fiume, una valle divisa dall’acqua, nata alla fine dell’ultima era glaciale creando un piccolo fiordo.

Di fronte a Fowey sorge il villaggio gemello di Poulran dove le  le case sono ammassate in terrazze sui ripidi pendii boscosi.

Le acque placide e l’ invidiabile posizione permisero al commercio di prosperare nel Medioevo e durante la guerra dei 100 anni una banda di corsari usò questo porto naturale come base per rubare navi francesi.

 Il porto naturale della città è un paradiso per i velisti e attira una moltitudine di yacht, golette e motoscafi.

Caratteristici cottage, stradine ripide e tortuose con scorci del fiume luccicante sottostante affollato di yacht e barche,  passerelle acciottolate profumate di fiori, banchine piene di vita, fanno di Fowey una delle stazioni balneari più esclusive della Cornovaglia, frequentata soprattutto dalla medio-alta borghesia londinese.

POLPERRO:

A Polperro è facile tornare indietro nel tempo in quello che è un villaggio di pescatori in gran parte incontaminato sulla costa sud-orientale della Cornovaglia. I suoi splendidi cottage si aggrappano alle ripide colline intorno a un piccolo porto con viste spettacolari sulla terra e sul mare che lo rendono il paradiso degli artisti.

Lasciamo l’ auto nel parcheggio in cima alla collina . Da lì iniziamo a scendere a piedi lungo il sentiero e piano piano iniziamo a vedere i primi cottage.

Il villaggio è intasato di turisti e ci sono molti negozi di souvenir alcuni con cianfrusaglie che da buoni trevigiani ci lasciano perplessi.

Polperro sorge in un’insenatura protetta dalle scogliere alla foce del fiume Pol, che rendono il porto un luogo sicuro, tanto che la leggenda narra che nell’antichità sia stato un ottimo rifugio per i pirati che giravano quel tratto di mare, depredando le navi.

Con il suo porto interno, protetto, pieno di barche colorate. Polperro è ancora un villaggio di pescatori funzionante, sebbene il turismo fornisca la principale fonte di reddito

Nonostante i turisti, camminare per il paese è un piacere: tutto è curato e accogliente, le case hanno i tetti in ardesia. La bassa marea impregna l’ aria di un forte odore di salsedine

Per anni è stato centro di smistamento di botti di brandy e balle di tabacco da parte dei contrabbandieri.

La merce veniva trasportata sotto le carriole piene di pesci e nascoste nelle cantine che oggi sono diventate dei graziosi ristoranti.

La Cornovaglia mantiene il suo incredibile fascino romantico anche grazie a villaggi suggestivi come Polperro. 

DARTMOOR NATIONAL PARK:

L’ incantevole Polperro è l’ ultimo atto in Cornovaglia, la giornata è quasi al termine ma studiando la piantina scopriamo di essere vicini al Dartmoor National Park. Visitarlo significherebbe allungare oltremodo la strada ma oggi devo ancora trovare il mio consueto “mare di tranquillità” e già le parole “National Park” m’ incuriosicono non poco! Decidiamo di attraversarlo…

Ed eccolo qui il “mare di tranquillità”! Dartmoor si presenta come un altopiano situato nel Devon, caratterizzato da vegetazione rada e paludosa, che conferisce all’intera zona l’aspetto tipico della brughiera.

Siamo a “spasso nel tempo”: i ponti di pietra di Postbridge ci riportano al medioevo.

O come il Clapper Bridge sul fiume East Dart. Registrato per la prima volta nel XIV secolo, si ritiene che il ponte sia stato costruito nel XIII secolo per consentire ai cavalli da soma di attraversare il fiume, trasportando stagno nella Stannaria città di Tavistock.

Il termine ‘clapper bridge’ è un termine usato su Dartmoor per un ponte che ha una o più lastre piane di pietre che poggiano su pilastri sempre di pietra per attraversare un fiume o un torrente.

C’ è pochissima gente, lentalmente solchiamo quei lunghi ed infiniti rettilinei vagando senza uno scopo preciso e godendoci questa natura incontaminata.

Panorami senza fine, animali liberi al pascolo e silenzio. La costa, seppur stupenda, sembra lontanissima! Questo è il mio habitat…

Gli imprevisti sono sempre dietro l’ angolo. Un insolito posto di blocco ci fa perdere un pò di tempo.

naturalmente la prendiamo con filosofia e ne approffitiamo per fotografare da vicino questa razza di mucche chiamata Highland Cattle Breed

Un forte senso di libertà s’ impossessa di noi quando vediamo questi animali così indipendenti. Sono loro e la natura che dettano i tempi in questi posti.

L’ uomo in queste zone è solo di passaggio, in punta di piedi per non disturbare.

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