
THE JURASSIC COAST:
La giornata di oggi è totalmente dedicata alla Jurassic Coast
Una straordinaria linea costiera inserita nell’ UNESCO WORLD HERITAGE (tra le prime al mondo ad aver ricevuto questo status per motivi naturalistici), che si estende da Exmouth nel Devon orientale a Swanage nel Dorset e testimonia quasi 200 milioni di anni di storia della terra in soli 150 km.
In poche parole, con un’escursione di una giornata, è possibile percorrere milioni di anni di storia geologica.
Esplorare la Costa Giurassica vuol dire fare realmente un viaggio nel tempo che ti permetterà di osservare i cambiamenti, in questa parte d’Inghilterra, attraverso i millenni.
BEER:
La prima tappa è un fuori programma.
Troviamo questo paese lungo la strada e in onore del nome che porta, decidiamo di fermarci per una breve visita.
Questo pittoresco villaggio è una piacevole sorpresa. Si trova all’ inizio della Costa Giurassica ed Il nome non deriva dalla bevanda, sebbene nel villaggio ce ne sia abbondanza ma dall’antica parola anglosassone “bearu” che significa boschetto, riferita alla foresta che circondava l’insediamento.

Il ruscello che si snoda in un condotto aperto lungo la strada principale scende verso il mare aggiungendo fascino al villagggio:”non sei un vero “birraio” fino a quando non ci sei caduto dentro almeno una volta!”

La spiaggia di ghiaia è fiancheggiata da pescherecci che portano ancora il loro “pescato” quotidiano al villaggio, in un tratto di mare famoso per i suoi sgombri.

Sulla spiaggia vediamo una bianca parete di gesso e calcare alta 120 metri, chiamata Hooken Cliffs. qui una frana nel 1790 creò un paesaggio in cui una fitta vegetazione trova posto in scogliere bianche e pinnacoli, fornendo rifugio per la fauna selvatica.

Una lavagna, sullo scalo all’ ingresso della spiaggia, fornisce il prezzario del pescato del giorno. La pesca è, ancor oggi, un’importante risorsa per questo piccolo paese.
LYME REGIS:

Lyme Regis è il primo villaggio del Dorset ed è definito: “La Perla del Dorset”.
Questa cittadina sorge in uno dei tratti costieri più instabili della Gran Bretagna, dove si verificano spesso smottamenti che riportano alla luce i fossili lungo le scogliere.
Su queste scogliere la paleontologa Mary Anning fu autrice di molti ritrovamenti importanti nel campo dei fossili marini dell’epoca giurassica, tra cui i primi scheletri completi di ittiosauro e plesiosauro. Le sue scoperte contribuìrono ai fondamentali cambiamenti del pensiero scientifico riguardo alla storia della terra avvenuti all’inizio del diciannovesimo secolo.

Rispetto alla bianca scogliera di Beer, la costa ha tutto un altro aspetto: è composta principalmente di argilla e altamente franosa

Una “Promemade” porta a ridosso delle Cliffs chiamate The Splittles e Black Ven. Queste scogliere sono un vero paradiso per i paleontologi e per gli appassionati. I fossili possono anche essere sporgenti e si trovano incastonati tra le argille che cadono lungo la superficie della spiaggia. Con l’alta marea le onde lavano via l’argilla morbida, lasciando i fossili più resistenti esposti e in grado di essere raccolti e analizzati.

La sera del 6 maggio 2008, dopo una stagione molto umida, più di 400 metri di scogliera sono improvvisamente crollati sulla spiaggia ricoprendola con tonnellate di macerie e argilla massiccia. Fortunatamente la marea era in atto, la spiaggia era deserta e nessuno e’ rimasto ferito. Naturalmente nei giorni seguenti l’area era piena di cacciatori di fossili
ISLE OF PORTLAND:

L’ isola di Portland è situata nella parte meridionale del Dorset. A dispetto del nome non si tratta, propriamente, di un’isola visto il suo collegamento alla terraferma tramite una striscia di terra chiamata Chesil Beach. Per tutti gli scopi pratici, Portland ha l’aspetto di un’isola: è lunga 7 km e larga 2,5 km e sorge a 120 mt sul livello del mare.

Chesil Beach è considerata da molti una delle spiagge più suggestive della Gran Bretagna.
Ha una lunghezza di quasi 30 km, è alta 15 metri e si sposta verso la terra ferma a un ritmo di 5 metri al secolo.
Ad Abbotsbury inizia un tratto di acqua salmastra chiamato Fleet Lagoon, la laguna di marea più estesa del Regno Unito.

Questa incredibile lingua di ciottoli del peso di 100 milioni di tonnellate è giovanissima rispetto alla Jurassic Coast; formatasi appena 6000 anni fa, è disseminata di pietre, le cui dimensioni variano a seconda della posizione: ad ovest troviamo sassolini piccoli come piselli e a est ciottoli grandi come una mano.
Il cambiamento deriva da diverse correnti di marea lungo la riva, che spostano gradualmente i ciottoli più piccoli verso ovest.



È soprattutto un luogo dove riconoscere la magnificenza di Madre Natura, fatto di mare, ghiaia e cielo, dove il suono dominante è sempre quello delle onde sulla pietra in movimento: dalla grande spuma e martellante a sud-ovest, ai delicati vortici e gorgoglii ad est .
Portland Bill Lighthouse:

Nella punta più estrema e meridionale, su un promontario, dall’ alto dei suoi 41 metri si staglia il Portland Bill Lighthouse con i caratteristici colori bianco e rosso che contrastano con l’ azzurro del cielo.
E’ stato costruito nel 1906 per avvisare le imbarcazioni della presenza della pericolosa costa. Il faro, completamente automatizzato dal 1996, è aperto come attrazione per i visitatori insieme alle abitazioni dei custodi.

La geologia del promontorio risale al tardo Giurassico, circa 145 milioni di anni fa, quando il suo caratteristico calcare si formò in un mare subtropicale caldo e poco profondo. Questa roccia di alta qualità, dura e resistente ha sostenuto la secolare industria estrattiva di Portland ed è stata utilizzata in edifici famosi in tutto il mondo, tra cui la Cattedrale di St Paul e Buckingham Palace a Londra, e il quartier generale delle Nazioni Unite a New York.


Il paesaggio aspro e selvaggio dona una sensazione mozzafiato sulla Jurassic Coast.

Nota di colore: in questa zona si sono svolte le gare olimpiche di vela di Londra 2012, creando non poche polemiche per i disagi dovuti alla mancanza di collegamento diretto autostradale e le strade locali fortemente congestionate dal traffico turistico che si forma in estate.
LULWORTH COVE:

Il caratteristico villaggio di Lulworth Cove è un incantevole gruppetto di cottage con il tetto di paglia e attrezzature di pesca che digrada verso una perfetta mezzaluna di scogliere bianche.

La spiaggia è una bellissima insenatura isolata la cui esistenza è dovuta alla collisione dei continenti e alla nascita delle Alpi.
Circa 25 milioni di anni fa la placca tettonica africana iniziò a scontrarsi con la placca europea. Le enormi pressioni hanno generato rocce sollevate e piegate per creare la catena montuosa che conosciamo come le Alpi. Le increspature di quella collisione si diffusero a nord attraverso la crosta terrestre e piegarono delicatamente le rocce su queste coste.
Lulworth Cove e la vicina Durdle Door si trovano nel cuore di una di queste pieghe, dove gli strati di roccia sono stati inclinati ripidamente. Mentre il mare sfondava il duro calcare, lavando via le rocce più morbide dietro e creando l’arco, la baia e la bellissima costa dove si trova Lulworth Cove.
SOUTH-WEST COAST PATH:

E sapete chi troviamo qui? Il caro e vecchio South-West Coast Path . Ne prendiamo un piccolo tratto per giungere a Durdle Door

La vista è sbalorditiva: spiagge, scogliere a picco ed insenature si alternano lungo il tragitto.

Come la piccola insenatura di Stair Hole Bay, dove gli archi di calcare di Portland formano una barriera contro il mare ma poichè il processo di erosione è più rapido su questo tipo di roccia nel corso dei secoli sarà completamente sgretolata

Nel lato rivolto verso la terraferma si trova il Lulworth Crumple (grinza di Lulworth), una formazione di vari strati di roccia “schiacciati” l’ uno sull’ altro in una serie di pieghe spettacolari

O come la spiaggia di Man O’ War, un mix di sabbia e ghiaia circondato dalle acque cristalline del canale della Manica sotto a delle pareti di gesso e calcare quasi verticali, questo è uno dei tesori nascosti di Lulworth.
DURDLE DOOR:

Ed eccoci finalmente giunti alla meta.
Durdle Door è uno dei paesaggi più iconici della Jurassic Coast. È un arco naturale, formato da uno strato di calcare duro che si erge quasi verticalmente fuori dall’ acqua.

Si formò quando il potere delle onde erose la roccia e forgiò un buco nel mezzo. Il nome Durdle deriva da una vecchia parola inglese ‘thirl’, che significa forare o perforare.

Con la visita all’ arco di Durdle Door si conclude anche questa giornata. Dopo il brutto tempo dei primi giorni, ci godiamo delle calde e lunghe giornate di sole ed i paesaggi sono davvero impressionanti: bianche scogliere, piccole insenature, grotte e faraglioni, spiagge incontaminate e infinite distese di prati verdi. Con la calda luce del giorno che enfatizza il colore cristallino del mare e quello bianco delle rocce. Non è stato facile visitare la Jurassic Coast, ma dinanzi a a spettacoli del genere, ogni fatica viene ripagata.
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Gio
Stefano Bobini