PREFAZIONE:

Eccoci al viaggio, quello che hai rimandato dannandoti per le rinunce, quello che hai sognato nei giorni stressanti della vita quotidiana. Partiamo insieme per un altro “on the road”, che per noi non è vacanza ma scoperta.

Stavolta abbiamo optato per un itinerario più calmo, slow… meno macchina più relax. Abbiamo bisogno di darci il tempo di godere dei posti, di riempirci gli occhi e di caricare le batterie. Ancora una volta scegliamo il Regno Unito, la rimanenza del Galles, appena abbozzato nel 2019 e l’Inghilterra del nord. Terra di grandi parchi nazionali, di colori ammalianti, di colline dolci, di scogliere a picco, di strade strette, di gallerie naturali con alberi frondosi, di muretti in sasso, di pace, di pecore, pecore e… cacche di pecore.

Questo è il nostro viaggio, la nostra avventura
Stefano e Annalisa
DAY 1 (13 AGOSTO) BRISTOL:

Atterriamo a Bristol nel primo pomeriggio di sabato: aeroporto piccolo ma ben organizzato e anche il ritiro bagagli (nonostante le catastrofiche notizie di ritardi biblici alla consegna) fila liscio.
In un’ ora siamo già in strada con l’ auto a noleggio, diretti nel centro di questa grande città del Sud-Ovest dell’Inghilterra
Parcheggiato l’ auto e sistemato le cose in hotel partiamo alla sua scoperta.
Fa caldo… Ci sono 35 gradi e anche a queste latitudini la siccità ha provocato gravi danni; già osservando dall’ aereo si capiva che la verde Gran Bretagna aveva ceduto in parte lo scettro al giallo dell’ erba secca.
Con il nostro itinerario “fai da te” iniziamo a girovagare. La città è un saliscendi. Il “verde”, a differenza di altre località urbane Britanniche visitate è poco presente, l’ impressione è la trascuratezza anche davanti alla centralissima cattedrale, gli erboni alti rubano la scena.
Inoltre, tutto è molto sporco, causa uno sciopero degli spazzini che dura da giorni.
Christmas Steps:

Una delle via più caratteristiche è Christmas Steps un’antica e bellissima via a gradini.

Oggigiorno, questa è la sede di negozi unici, gallerie d’arte, ceramiche, produttori di abiti, scarpe, strumenti musicali, mobili e molto altro.
LA CATTEDRALE E DINTORNI:

La cattedrale di Bristol è uno splendido esempio di gotico inglese, fondata nel XII secolo come abbazia dell’ordine agostiniano, divenne cattedrale nel 1542, in seguito allo scioglimento di monasteri ed abbazie voluto da Enrico VIII. La struttura giunta fino a noi incorpora solo poche parti della chiesa originale, mentre è stata perlopiù ampliata e ristrutturata nel XIX secolo in stile neogotico.

Davanti alla chiesa spicca la statua del Raja Ram Mohan Roy, un riformatore spirituale bengalese che ha scritto e condotto una campagna in cinque lingue e ha offerto una visione di emancipazione per sfidare e persino influenzare l’Europa. Era noto per i suoi sforzi per l’abolizione delle pratiche di sati e matrimoni precoci .

Proprio di fronte all’ingresso principale della chiesa si trova la Abbey Gatehouse, un arco che formava l’ingresso della residenza dell’abate quando la cattedrale fungeva da monastero.
CASCADE STEPS:

La passeggiata ci porta a La Cascade Steps, una particolare fontana nel centro, costituita da alti gradini di pietra che vengono inondati a diverse riprese da getti d’acqua. Un’attrattiva irresistibile per i bambini, che si divertono ad attendere le cascatelle sugli scalini per correre via o rinfrescarsi dal caldo.
LA ZONA DEL PORTO:

Arriviamo nella zona del porto, completamente riqualificato a inizio secolo, diventando un importante attrazione turistica. Qui musei, gallerie, mostre, bar e discoteche si alternano e vecchi magazzini sono in gran parte convertiti o sostituiti da luoghi culturali.

E’ sabato sera, il target è giovane… La zona è piena di vita, orde di ragazzi sono impegnati, serenamente, a godersi l’ ultimo sole del giorno e a consumare l’ aperitivo.


Il fiume Avon scandisce il tempo, mentre nelle sue sponde si alternano vecchie chiatte trasformate in locali a case colorate
WAPPING WHARF:

Attraversiamo il Prince Street Bridge e giungiamo a Wapping Wharf dove in passato sorgevano i cantieri navali.

Ora è un nuovo quartiere fiorente nel cuore storico e culturale di Bristol, l’ intera zona è controllata da una società di sviluppo immobiliare: la Umberslade che ha la responsabilità generale del progetto di rigenerazione del quartiere.

La visione è in continua evoluzione: creare un sito dove le persone possono vivere, fare acquisti, mangiare e rilassarsi sullo scintillante lungofiume della città.

Questa nuova realtà è diventata rapidamente una parte molto amata della città ed è ampiamente riconosciuta come uno dei suoi nuovi quartieri più eccitanti. Riflettendo lo spirito creativo e indipendente per il quale Bristol è diventata famosa,

Quando Wapping Wharf è stato aperto per la prima volta nel 2016, la sua insolita politica di ospitare solo attività indipendenti ha attirato l’attenzione nazionale.
Oggi ci sono 43 piccole aziende con sede in ex container, che offrono pizze da asporto, birre e sidri di produzione locale, oltre a ristoranti esclusivi e persino uno studio di yoga.
WILLS BUILDING MEMORIAL:

Giunge la notte, dopo una rigenerante cena torniamo verso l’ hotel. Passiamo sotto al Wills Building Memorial, uno degli ultimi grandi edifici gotici costruiti in Inghilterra, utilizzato dall’università di Bristol per le cerimonie di laurea e gli esami, che si svolgono nell’Aula Magna.

Scorgiamo anche i primi murales ma questa è un’ altra storia… Ve la racconteremo più avanti.
DAY 2: DA BRISTOL A ST. DAVIDS (14 Agosto)

Clifton Suspension Bridge:

Tempo di alba, come location ho scelto il simbolo di Bristol: il ponte sospeso!
Inaugurato nel 1864, è sostenuto da due grandi torri e attraversa l’Avon Gorge, la splendida gola lunga circa 2,5 km creata dall’ omonimo fiume a 75 m sopra il livello dell’acqua.
Collega Clifton (un sobborgo di Bristol) a Leigh Woods (un villaggio nella contea del Somerset). Questa magnifica opera d’ingegneria civile è uno dei lavori del famoso progettista Isambard Kingdom Brunel, lo stesso ingegnere che disegnò la SS Great Britain, una delle più lunghe nave passegeri dell’ 800..
Io e Michele arriviamo quando è ancora notte, con una magnifica luna piena a incorniciare il tutto.
Siamo nel prato del Clifton Observatory e assieme a noi c’è qualche fotoamatore, man mano che il momento dell’ alba si avvicina, il prato si riempie di gente: ci sono coppie, famiglie con bimbi, turisti, fotoamatori… di tutto. Io e Michele ci guardiamo meravigliati e perplessi:” Due sono le cose o è il giorno di un’ alba memorabile (in stile Manhattanhenge il famoso tramonto a Manhattan ) oppure c’ è dell’ altro.

L’ aurora non è un granchè ma resterà nei miei ricordi come quella con il maggior numero di presenze umane… Quindi sotto sotto c’ è sicuramente dell’ altro!
Da buoni maschi ci guardiamo bene dal chiedere a chi ci sta vicino e cerchiamo su Google una possibile spiegazione a questo fenomeno!!!
International Balloon Fiesta:

In città si sta svolgendo il più grande raduno di mongolfiere d’ Europa e quel giorno era prevista l’ ascesa al sorgere del sole.

Ideata da un piccolo gruppo di appassionati nel 1979, la Fiesta è cresciuta anno dopo anno, fiorendo in quello che è diventato il più grande festival annuale di mongolfiere d’Europa.
Oggi, la Bristol International Balloon Fiesta attira oltre 100 mongolfiere e 500.000 visitatori nei quattro giorni dell’evento.

La fiesta è un ente di beneficenza, gestito da un comitato e rimane gratuito per il pubblico, in linea con l’etica di come è stata fondata.
Ritorniamo in albergo, ci aspetta una mattinata all’ insegna della Street Art…
I murales di Bristol:
Bristol è la citta Natale di Banksy, il famosissimo writer britannico e basterebbe questo per incoronarla capitale della Street Art.
Banksy:
Nato nel 1974, Banksy è stato coinvolto nell’ondata di street art che ha preso d’assalto la città negli anni ’80. Nel corso dei decenni successivi, il suo lavoro è apparso a Londra, Los Angeles e New York e, naturalmente, nella sua città natale…

Rose on a Mousetrap, situato in Thomas Street North, rappresenta una rosa catturata da una trappola per topi. Quest’opera è stata trovata dal proprietario di casa che insieme ad altri abitanti, ha deciso di fare una colletta e usare il denaro per acquistare una cornice con vetro per proteggerla da eventuali detrattori!

The Mild Mild West è una delle opere più famose: Un orsacchiotto lancia una bottiglia molotov accesa contro tre poliziotti che vestono in divisa antisommossa. L’opera rappresenta una provocazione in risposta ai divieti della polizia nei confronti di alcuni rave tenuti nei magazzini abbandonati della città negli anni ’90. Con questo intervento il giovane Banksy lanciò un messaggio a sostegno delle rivolte giovanili e operaie. Secondo una lettura interpretativa l’orsetto potrebbe rappresentare proprio gli abitanti della città impegnati in diverse manifestazioni di protesta.

Una terza è il The Well Hung Lover che è diventata a tutti gli effetti parte integrante del paesaggio. Questo capolavoro, realizzato sul muro di una clinica per il trattamento e la prevenzione di malattie sessuali, ritrae un uomo nudo appeso alla finestra della sua amante mentre evita di essere scoperto dal marito sospettoso. Nonostante sia stato danneggiato da lanci di vernice, è ancora integro e attira tantissimi turisti.
I Murales di Central Bristol e il progetto See No Evil:

Bristol è da osservare con il naso all’ insù, il nostro hotel, nel cuore della città, dove troviamo meravigliose opere che decorano grigi muri in cemento armato: tra questi spicca “Clothed With the Sun” a Nelson street, del Street Artist americano El Mac
Prima del 20 agosto 2011, Nelson Street era un corridoio anonimo di squallidi edifici grigi, mentre oggi ospita il più ambizioso progetto di street art permanente mai realizzato nel Regno Unito.
See No Evil, il nome del progetto, è nato dalla mente dell’artista di strada Inkie e dai promoter musicali Team Love che grazie al sostegno del Comune, hanno portato importanti artisti di strada provenienti da tutto il mondo nella città britannica per trasformare in una settimana le facciate dei dieci edifici, facendo di questa strada una delle più grandi mostre d’arte all’aperto del mondo.

Il maestoso “The Duel of Bristol” dell’ Artista irlandese Conor Harrington che si ispira ai vecchi dipinti ad olio, evidenziando alcuni tratti specifici del corpo dei suoi personaggi;

Oppure l’ opera di Aryz a cui è bastato un giorno per finire il suo murale (un dipinto un cane di 5 piani utilizzando tonalità pastello per giocare con trasparenze e ombre) .

E c’ è anche un pò d’ Italia sui muri di questa via: il torinese Pixel Pancho ha dipinto questo edificio con le sue iconiche immagini robotiche mitologiche combinate con i colori della terra.

“The Vandal” di Nick Walker raffigura un banchiere che fa cadere la vernice sulla città ai suoi piedi e di fianco spicca il murale di M-CITY che dopo quasi un giorno e 55 pannelli di stencil, ha rivelato un enorme muro ispirato al passato industriale della città.
La Repubblica Popolare di Stoke’s Croft:

Questa zona si trova a nord della città, seriamente danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, lentamente, è stata trasformata in un quartiere di abitazioni popolari.

Oggi è a tutti gli effetti una galleria all’aperto con graffiti colorati, in continua evoluzione che propone opere di grande bellezza.

All’ entrata del quartiere ruba lo sguardo il dipinto di Cheba, uno scenario stellare copre l’ intera facciata del Full Moon Pub

Qui l’ odore del pollo fritto ti assale già di primo mattino, mentre apparentemente regna il disordine e il caos.
Una svolta, per il luogo, avvenne nel settembre del 2007 quando l’ artista locale Chris Chalkley fondò la Repubblica Popolare di Stokes Croft.

La missione era (ed è) semplice ma azzardata soprattutto in questi tempi moderni: il desiderio di generare orgoglio e identità in un’area che è stata a lungo soggetta a criminalità e povertà.

Collettive di artisti, ristoranti locali e negozi indipendenti hanno riportato in vita edifici abbandonati, difendendosi con le unghie e con i denti da qualsiasi “incursione nemica” da parte delle multinazionali, la parola d’ordine è “Pensa locale” . Esempio lampante: le rivolte del 2011, quando l’ intero quartiere si oppose all’ apertura di una sede della multinazionale Tesco.
La protesta era partita da un gruppo di dissidenti che si oppose alla multinazionale per la tutela delle imprese locali.

Così, decine di artisti della zona e internazionali (Mild Mild West di Banksy si trova qui) abbellirono un quartiere in mano al degrado, diviso in due dalla grande arteria stradale A38 che porta al centro città.

Nel loro sito si legge: “La Repubblica popolare di Stokes Croft è un’impresa comunitaria che tiene a cuore la filosofia di una nuova economia.

PRSC (People Repubblic Stokes Craft) dà l’esempio, mostrando attraverso l’azione diretta che il cambiamento è possibile. Rifiutiamo risolutamente l’idea che non ci siano alternative e costruiamo su modi per costruire il nostro futuro…

Per mantenere la nostra direzione, dobbiamo mettere in discussione tutto, sognare in grande ed esprimere quelle visioni. Solo quando le idee e le visioni vengono espresse, possiamo iniziare a lavorare per realizzarle.”



Salutiamo Bristol, una città ricca di contrasti , una miscela esplosiva di architettura georgiana, tradizione portuale e graffiante street art.
E’ arrivato il momento di mettersi in marcia… Inizia l’ “On The Road”
The Round House:

La prima tappa è poco distante da Bristol. Siamo a Stanton Drew, nel Somerset.
All’ incrocio che porta al centro del villaggio si trova The Round House.
Nonostante il nome,in realtà la casa è di forma esagonale.
Fu costruita intorno al 1793 dal West Harptree Turnpike Trust e fungeva da casello. Una borsa appesa a un gancio sopra la porta veniva usata dai viandanti per pagare il pedaggio.
Divenne proprietà privata nel 1876.

Comprende una cucina e una zona giorno a pianta aperta, nonché un moderno bagno con doccia al piano terra. Una stretta scala a chiocciola conduce a una camera da letto matrimoniale che ha un soffitto a volta con travi a vista. Finestre a forma di cappella con persiane, un portone d’ingresso ad arco e l’ immancabile tetto in paglia.

Una storia locale narra che una famiglia di otto persone viveva all’interno dei suoi piccoli confini (24mq), con letti a castello costruiti tra le travi del tetto.
ENTRIAMO IN GALLES:

Attraversiamo il Serven Bridge un imponente ponte autostradale che collega l’ Inghilterra e Galles.

E subito dopo il ponte troviamo il cartello di benvenuto… Siamo in Galles, e già assaporiamo la natura selvaggia, le scogliere a picco e le spiagge isolate che ci conquistarono nel 2019 quando fu amore a prima vista!
Caerphilly:

“Smezziamo” il tragitto facendo sosta in questa cittadina situata a 12 km da Cardiff.
Il Castello:

Ciò che la rende famosa è il castello di origine Normanna in pieno centro città, il più grande del Galles e secondo nel Regno Unito dopo Windsor.

Il design del castello si basa su un anello concentrico di mura, qualcosa che non si era mai visto in Gran Bretagna. Ha anche un ampio anello di difese idriche e enormi cancelli. Questa mastodontica roccaforte rimane una sorprendente testimonianza della dominazione anglo-normanna della zona.

L’effetto scenografico è tale che il castello di Caerphilly è uno dei set cinematografici più richiesti in tutto il Regno Unito.

Nel centro cittadino una singolare monumento attrae la nostra curiosità: si tratta di una statua dedicata al comico gallese Tommy Cooper definito dalla critica:” il comico britannico più creativo e divertente dai tempi di Charlie Chaplin.“
Il 15 aprile 1984, Cooper crollò sul palcoscenico dopo l’ingresso in scena di una avvenente assistente e morì di infarto di fronte a milioni di telespettatori.
Poiché il suo personaggio in scena richiedeva diverse situazioni comiche disastrose, all’inizio i produttori non avevano capito se stesse scherzando o fosse svenuto sul serio.
La sua fama era talmente grande che nell’agosto del 2004, vent’anni dopo la sua morte, è stato votato il britannico più divertente di tutti i tempi in un sondaggio condotto dalla rivista Reader’s Digest .
Raggiungiamo St Davids nel tardo pomeriggio, nelle colline circostanti avvistiamo una serie d’ incendi che rendono l’ aria acre con il fumo limita la visuale, anche se siamo in vacanza, anche noi speriamo in una pioggia “riparatrice”
INFORMAZIONI UTILI:
Dove abbiamo dormito a Bristol:
Al Clayton Hotel Bristol City (222 euro camera tripla) (possibile aggiunta colazione 8 euro circa a testa). parcheggio a pagamento nelle immediate vicinanze. Hotel in pieno centro e camere spaziose. Pulizia ottima.
Bristol è una città che si può girare tranquillamente a piedi.
Dove abbiamo cenato a Bristol:
Al The Botanist. Ambiente moderno, target giovane, cena senza infamia e senza lode.




Colazione a Bristol:
Al “The Crafty Egg” a Stokes Craft. Personalmente non ho voluto partire subito con il botto (La Full English Breakfast) e ho optato per dei French Toast con salmone troppo dolci per i miei gusti. Tempi di attesa… da pazienza tibetana!



Continua…
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