DAY 8 (20 AGOSTO): Da Chester a Staithes

Ripartiamo da Chester di buon mattino, oggi tappa impegnativa: attraverseremo l’ Inghilterra salutando la costa ovest e l’ oceano Atlantico per abbracciare la costa Est ed il mar del Nord.

HEBDEN BRIDGE:

Hebden Bridge è un piccolo gioiello incastonato tra le dolci colline e il fiume, pieno di piccoli negozi e caffetterie, scorci poetici e ponticelli. Nota come “Il centro dell’universo” per via della sua reputazione insolitamente stravagante, è certamente al centro dell’Inghilterra settentrionale, all’incrocio tra la storia industriale urbana e la spettacolare campagna dei Pennine, a metà strada tra Leeds e Manchester.

Non molto tempo fa, era una piccola città di mulini tessili. A ricordare il passato industriale, in centro villaggio si erge l’ Hebden Bridge Mill, un mulino di oltre 700 anni, al giorno d’ oggi completamente restaurato e trasformato in un centro visitatori con negozi indipendenti all’ interno.

 Alla fine degli anni Sessanta, la città era in cattive condizioni. I negozi erano vuoti e blocchi di villette a schiera venivano abbattuti.

Nei decenni successivi si è ripopolata grazie a un eterogeneo miscuglio di hippy, artisti, scrittori, fotografi, musicisti, praticanti alternativi, insegnanti, attivisti green e New Age e più recentemente yuppy.

Conservatori pionieristici hanno preservato le caratteristiche delle alte case a schiera vittoriane mentre gli squatter hippy interessati all’arte erano attratti da (allora) proprietà a buon mercato o addirittura vuote. Quasi tutti i negozi sono indipendenti. I tanti – forse troppi – caffè non comprendono un solo Starbucks o Costa..

l’attuale tendenza della città è attrarre etichette come “quarto posto più funky del pianeta” o “capitale lesbica della Gran Bretagna”. Invece di produrre tessuti, Hebden Bridge ora produce stili di vita.

L’ accesso pedonale del villaggio è l’ Hebden Bridge Packhorse Bridge, un antico ponte che serviva per il transito dei cavalli di soma.

Costruito nel 1510, con i soldi raccolti da benefattori locali, e’ noto come Ponte Vecchio.

Il Memorial Gardens conduce nella zona più romantica di Hebden,

Il Rochdale Canal, regala scorci pittoreschi della zona circostante con chiatte e mulini tessili in disuso come contorno.

The Rochdale è un ampio canale lungo 32 miglia e un sistema con ben 91 chiuse lo rende navigabile.

Usato nel 1800 per il trasporto di merci ( carbone, prodotti agricoli e materiali per l’industria tessile) dallo Yorkshire a Manchester, conobbe il declino dopo la prima guerra mondiale quando le ferrovie e gli autocarri resero più veloci e meno costosi i trasferimenti. Negli anni 50 cadde in disuso

Ora le chiatte sono adibite ad abitazioni o usate per scopo turistico

Riaperto alle barche nel 2002, dopo un ambizioso progetto di restauro volontario, si è posto fine a più di 50 anni senza navigazione.

NIDDERDALE:

Una lunga strada dritta in un altopiano, stiamo attraversando il Nidderdale, un’ area di straordinaria bellezza naturale a sud dello Yorkshire Dales National Park.

Nidderdale è quella miscela unica di ingredienti, mescolati nelle giuste proporzioni e dipinti con i colori perfetti, qualunque sia la stagione, un fascino senza tempo per artisti , fotografi e cineasti.

In posti così senti la necessità di fermare l’ auto, scendere e guardarti attorno. Il paesaggio e le valli modellati ,nel corso dei secoli dalle pratiche dell’agricoltura, dell’estrazione mineraria, dell’industria tessile e dell’approvvigionamento idrico, nonché dal formidabile potere dei monasteri precedenti alla dissoluzione.

Il risultato è un ambiente storico complesso con una grande varietà di caratteristiche paesaggistiche create dall’uomo per completare i punti di riferimento naturali che già conferiscono all’area tale carattere.

FOUNTAINS ABBEY:

 L‘abbazia di Fountains è una delle più grandi e meglio conservate dell’Inghilterra ed è di proprietà del National Trust. Inclusa nel Parco reale di Studley e Patrimonio dell’ umanità UNESCO.

Le rovine raccontano la storia di 400 anni di vita monastica, anni di ricchezza, decadenza e rinascita, che si conclusero con la dissoluzione dei monasteri sotto il regno di Enrico VIII.

La lunga storia di questa abbazia ebbe inizio nel 1132, quando un gruppo di 13 monaci ribelli provenienti da York giunsero in questa valle immersa nella natura alla ricerca di una vita più devota e semplice.

I primi monaci furono soprannominati “monaci bianchi” per via degli abiti di lana di pecora non tinta che indossavano.

La sola preghiera non era sufficiente a sostenere la nuova comunità. I monaci avevano bisogno della comunità laica quali pastori, conciatori, muratori e birrai che aiutassero ad accrescere la ricchezza dell’ abbazia.

Alla metà del 1200, questa era diventata una delle residenze religiose più grandi e potenti del Paese grazie soprattutto al commercio di lana.

Tornando a noi… E’ un sabato pomeriggio e il sito è pieno di gente che viene a godersi una bellissima giornata estiva: famiglie con bimbi che corrono sui prati, coppie che passeggiano lungo i sentieri, anziani con i cani… E’ nella loro cultura godersi i parchi e consumare un pic nic all’ aria aperta.

STUDLEY ROYAL PARK:

Le rovine dell’ abbazia si trovano all’ interno del Studley Royal Park.

Il sito dell’ UNESCO lo definisce di: “Eccezionale valore universale”. Uno dei pochi grandi parchi del XVIII secolo a sopravvivere, sostanzialmente nella sua forma originale ed è uno dei giardini acquatici più spettacolari d’Inghilterra. 

Inoltre l’ UNESCO ritiene che questo paesaggio rappresenti un trionfo del “genio creativo umano”; questo è uno dei 10 criteri essenziali perchè un sito sia scelto come Patrimonio dell’ umanità

Questo paesaggio di eccezionale pregio e bellezza rappresenta oltre 800 anni di ambizione, progettazione e realizzazione umana.

E’ un eccezionale esempio dello sviluppo dello stile del giardino “all’inglese” nel corso del XVIII secolo, che influenzò il resto d’Europa.

Eleganti stagni e cascate intrecciati con ponti rustici, templi classici e statue affascinano il visitatore di oggi proprio come farebbero i georgiani in cerca di piacere.

Studley Royal Park assieme alle rovine dell’abbazia di Fountains illustra il potere del monachesimo medievale e il gusto e la ricchezza delle classi superiori europee nel XVIII secolo.

Grandi alberi, che assomigliano a vecchi saggi, sembrano divertisi con i bambini che si mettono a cavalcioni nelle lunghe radici

All’ interno del parco spicca la chiesa dedicata a St Mary, è uno dei migliori esempi di architettura neogotica vittoriana in Inghilterra. Fu progettato nel 1870 dall’ architetto William Burges. E’ stata definita il “capolavoro ecclesiastico” di Burges.

Anche le viste verso la campagna sono considerevoli, resto affascinato da una stradina tortuosa che conduce fino a Ripon dove fa capolino la cattedrale.

HELMSLEY:

Helmsley è la tipica cittadina dello Yorkshire con poco piu di 1000 abitanti. sede di mercato con una piazza che sarebbe anche interessante da fotografare ma probabilmente, il piano urbanistico del traffico ha avuto una piccola pecca in quanto quel giorno era invaso da auto parcheggiate ovunque che stonavano con l’ atmosfera… Un netto rifiuto nel fotografarla!!!

 

 

 

Gironzoliamo alla larga dal centro e comunque ammiriamo una splendida cattedrale (la chiesa dei tutti i santi) con l’ immancabile cimitero di contorno.

Vicoli stretti con antiche case in pietra e locande storiche

e i resti della cupa fortezza normanna che da sopra una collina domina il villaggio.

NORTH YORKS MOORS NATIONAL PARK:

Il bello degli “on the road” è che le sorprese sono sempre dietro l’ angolo… anche se pianifichi minuziosamente ogni giornata, ogni ora, ogni location, c’ è sempre l’ inaspettato che ti stupisce!

Una strada tortuosa in salita che conduce in un altopiano dove ad accoglierci ci sono le brughiere (i moors, appunto) ricoperte da un tripudio di erica

Il silenzio è interrotto solo dal suono del vento che sembra accompagnare il belato di qualche pecora sorpresa della nostra presenza.

Cerco di farmi largo tra questo tappeto viola che si estende per miglia e miglia

Arrivo sul crinale di una collina e il panorama è da stroppiciarsi gli occhi! Una vallata deserta, verde e selvaggia si apre sotto di me.

Il sole litiga con le nuvole e quando riesce ad oltrepassarle regala sfumature di verde intenso quasi acceccante.

Da quel punto, Annalisa mi scatta una delle foto a cui sono più affezionato mentre ammiro l’ infinito… il mio mare di tranquillità!!!

I Moors sono un’ area estremamente importante a livello internazionale designata di interesse scientifico speciale per l’habitat della brughiera e gli uccelli nidificanti. 

Anche in questo parco la sinergia tra uomo e natura è decisiva infatti la maggior parte della brughiera è gestita con cura da contadini e proprietari terrieri che si guadagnano da vivere con la pastorizia e la caccia al gallo cedrone.

ma la giornata ha ancora qualcosa da donarci… scendendo dai Moors ci fermiamo ancora una volta… sempre per un panorama… Siamo nel mar del Nord… Siamo giunti nella costa est!

DAY 9 (21 AGOSTO) DA STAITHES A SEAHOUSES

STAITHES:

Staithes è un meraviglioso villaggio di pescatori aggrappato alla scogliera. ne approffito per regalarmi un’ alba dal punto più elevato del paese.

Da qua sù le case di vari colori sembrano incollate tra di loro come un patchwork anche se a prendersi la scena è la drammatica secca del Staithes Beck, il fiume che sfocia nel porto del paese.

Il magico momento in cui il sole spunta all’ orizzonte con una striscia di nuvole che provano a fermarlo rendono a questo piccolo villaggio un’ instantanea da cartolina… il mondo sembra fermarsi!!!

Scendiamo dal ripido sentiero verso il mare per visitarlo prima che venga invaso dai turisti.

l villaggio ha un fascino unico con cottage rannicchiati, strade tortuose e alte scogliere. 

Dal suggestivo porto si può osservare come sia incastonato tra le due scogliere di Cowbar e Penny nab.

Staithes aveva una flotta peschereccia attiva, con oltre 80 pescatori che utilizzavano il porto, rendendolo uno dei più grandi della costa dello Yorkshire. I pescatori usavano una caratteristica imbarcazione conosciuta localmente come coble , con la prua alta e il fondo piatto.

Questo labirinto di case dai tetti rossi e strade confuse ha attratto pittori di ogni genere e nel 1894 una quarantina di artisti locali fondarono “The Staithes Group” soprannominati gli “impressionisti del nord” in quanto s’ispiravano alla corrente francese e a pittori come Monet, Cèzanne e Renoir . Il villaggio e la costa erano i punti focali per le loro opere.

ROBIN HOOD’S BAY:

Dopo la solita super calorica colazione, questa volta a base di arringa e burro, ci mettiamo in marcia.

E’ domenica, c’ è il sole e siamo lungo la costa. Quindi non sarà una giornata tranquilla…. Gli inglesi, giustamente, si recheranno in massa nelle spiagge per godersi questa giornata di vacanza.

Robin Hood’ s Bay è un luogo senza tempo di stradine acciottolate e casette di pescatori ammassate vicino a un porto appartato un tempo regno dei contrabbandieri.

Lo scenario costiero è stupefacente e il villaggio è diventato eccezionalmente popolare come destinazione turistica.

Nonostante sia meta di migliaia di vacanzieri, il luogo mantiene una sua aura tranquillità, il centro storico è chiuso al traffico e per visitarlo bisogna scendere a piedi per la ripida collina fino al porto.

Grazie alla sua fisionomia tra stradine e vicoli che ruotano e si restringono, con numerosi scalini, l’ attività più redditizia nel passato era la contrabbanderia.

Si racconta infatti che una balla di seta possa attraversare l’intero paese senza che esca dalle case, grazie ai passaggi segreti e ai cunicoli tra le abitazioni. Tutti ne erano coinvolti, dai pescatori agli agricoltori, dal clero alla nobiltà. Le mogli dei contrabbandieri erano note per versare acqua bollente dalle finestre superiori sulle teste delle guardie doganiere mentre attraversavano i vicoli stretti.

Da qui parte (o arriva) una delle camminate più suggestive della Gran Bretagna: l sentiero a lunga percorrenza noto come Coast to Coast Path è stato reso popolare dall’autore Alfred Wainwright. Il percorso di più di 300 chilometri che collega la costa orientale dell’Inghilterra a ovest, iniziando (o terminando) a Robin Hoods Bay, con il capolinea occidentale a St Bees in Cumbria. è la passeggiata a lunga distanza più popolare in Gran Bretagna, e forse in tutto il mondo. 

(Foto dal Web)

Il percorso presenta uno scenario attraente e unico e uno scorcio della storia antica dell’Inghilterra;  attraversando ben 3 parchi nazionali, passando attraverso le più belle montagne del Lake District, consentendo di vedere il meglio delle Yorkshire Dales e camminando su e giù per le dolci colline dei North York Moors.

Ma perchè questo nome? L’origine’ è tutt’oggi un mistero. Cosa c’entra il villaggio costiero dello Yorkshire con il famoso fuorilegge medievale? Sebbene la leggenda di Robin Hood sia più spesso associata al Nottinghamshire, ci sono racconti popolari di vecchia data che collegano il fuorilegge allo Yorkshire.

Si racconta che Robin Hood tenesse le barche vicino al porto nel caso avesse bisogno di una rapida fuga. Un’altra storia dice che l’abate di Whitby chiese a Robin Hood di respingere un attacco dei predoni danesi.

WHITBY:

Whitby è un villaggio da cartolina nonchè la meta turistica più gettonata della costa.

Nel punto più alto, sopra una collina, fanno capolino i resti dell’ abbazia benedetina e proprio di fronte cosa troviamo?

Il bellissimo birrificio del villaggio.

Qui sorgre un dubbio amletrico: andare a visitare il solito, spettacolare, con le casette incastonate come diamanti, villaggio di pescatori o fermarsi al birrificio e tracannarsi un paio di pinte all’aperto sotto un caldo sole estivo?

Vince la seconda… Così ci sediamo e veniamo deliziati da un coro che intona un magistrale “Nessun Dorma” che ci fa emozionare…

Comunque anche dal birrificio la vista non manca…

L’abbazia fu uno degli elementi che inspirarono il famoso Bram Stoker per la stesura del suo capolavoro, “Dracula”, e in effetti la descrizione dell’Abbazia di Carfax a Londra, nel romanzo, corrisponde pietra per pietra a questo rudere.

Distrutta dalla famosa Riforma di Enrico VIII, conserva tuttavia il suo splendore, dall’alto di una collina che domina la baia.

Nei giorni di tempesta, con il mare agitato e il vento che ne combina delle belle, non è difficile immaginare perché Stoker abbia trovato qui pane per i suoi denti. 

Adiacente all’ abbazia, in una posizione privilegiata con vista che spazia dal villaggio di Whitby alle scogliere del mar del Nord, si trova il cimitero del paese e… niente… I cimiteri britannici continuano a stupirmi!!!

SALTBURN-BY-THE-SEA

Saltburn-by-the-Sea è un piccolo paese nella contea del North Yorkshire. È un luogo di villeggiatura sul mare ed è molto popolare tra gli appassionati di surf, con le sue lunghe spiagge e le spettacolari scogliere.

La Saltburn Cliff Lift è uno dei principali punti focali del villaggio e del suo turismo, è infatti la più antica funicolare a bilanciamento idrico del Regno Unito.

Lo scopo dell’ascensore è collegare il molo alla città vecchia così da impedire alle persone di salire i 173 gradini fino alla cima.

Quando il molo fu costruito nel 1869, l’alta scogliera fungeva da barriera tra la città e il litorale, minacciando il successo commerciale del villaggio. La soluzione originaria era un ascensore verticale, che rimase in funzione fino al 1883

La ferrovia è stata aperta un anno dopo, bilanciata dall’acqua e dal 1924 la pompa è stata azionata elettricamente. La prima grande manutenzione è stata effettuata nel 1998 con la sostituzione della ruota di carica principale e l’installazione di un nuovo impianto frenante.

I suoi due vagoni, ognuno dei quali è dotato di un serbatoio d’acqua sottostante, corrono su binari paralleli. L’auto in cima alla pendenza del 71% ha il serbatoio pieno d’acqua fino a quando non sbilancia il peso dell’auto 120 piedi sotto e procede lungo la pendenza sotto il proprio peso specifico. Le doppie funi metalliche in acciaio forniscono qualsiasi controllo aggiuntivo necessario. 

Quando l’auto raggiunge il fondo, la sua acqua viene pompata nuovamente verso l’alto e il processo ricomincia da capo. L’intera operazione è controllata dal frenatore dalla sua piccola cabina in cima all’ascenso

E’ gestita dal National Transport Trust, l’unico organismo nazionale che promuove e incoraggia la conservazione e il restauro del patrimonio dei trasporti britannici in tutte le sue forme: strade, ferrovie, ali e acqua.

Saltburn è protetta dal Promontorio di Huntcliff, tra le scogliere più alte della costa orientale.

Una riserva regionale dove nidificano indisturbati, migliaia di uccelli tra cui gabbiani, fulmari e cormorani.

HARTLEPOOL:

Hartlepool non rientra nelle attrazioni turistiche della costa est, è una cittadina portuale che deve la sua prosperità alla cantieristica navale.

Il motivo per cui ci siamo fermati è per conoscere un “vecchio amico”

ANDY CAPP STATUE:

Chi di voi non ha mai letto un fumetto di Andy? Pubblicato in Italia dalla Settimana Enigmistica con il nome di “Le vicende di Carlo e Alice?”

Andy è il classico antieroe, un fannullone, mai visto senza il caratteristico berretto di stoffa , la cui vita domestica consiste in interminabili tazze di tè, TV e dormite sul divano, e la cui la vita all’aria aperta comprende bere birra infinita al pub, visite al negozio di scommesse, schivare l’esattore e qualche partita di calcio. 

E’ anche un terribile sciovinista, sua moglie Flo è perennemente frustrata dal maritino negligente, anche se molte volte ottiene l’ultima parola. I marchi di fabbrica di Flo sono le sue pantofole,

La statua si trova adiacente al “The Pot House” dove Reg Smythe, il creatore di Andy nativo di Hartlepool, prendeva spunto da alcuni personaggi bizzarri del luogo per raccontare la vita di Andy Capp.

Ci concediamo una birra con Andy e una breve passeggiata per la cittadina.

Personalmente non l’ ho trovata così brutta, anzi Hartlepool ha un’ anima!

Molto bella la zona con i resti delle mura mediovali e le case colorate

inoltre è passata alla storia per essere stata la prima città bombardata dai tedeschi durante la prima guerra mondiale.

Si sta bene ad Hartlepool, sarà la birra, sarà che finalmente siamo fuori dal caos e dal traffico della costa.

La gente passeggia e chiacchera con calma e il passare del tempo sembra molto lento. Qui ho trovato il mio “mare di tranquillità” giornaliero, tant’è che anche le pale eoliche che spiccano davanti al porto e da me sempre odiate dal punto di vista fotografico, le trovo romantiche!!!

THE MONKEY HANGING:

Un’altra statua con soggetto una scimmietta attira la nostra attenzione.

Grazie a Google veniamo a sapere di un’ antica e curiosa leggenda. Durante le Guerre Napoleoniche una nave francese naufragò al largo della costa di Hartlepool. L’unica sopravvissuta era una scimmia, vestita con un’uniforme dell’ esercito francese  per divertire l’equipaggio. Dopo averla recuperata sulla spiaggia, un gruppo di abitanti del posto decise di tenere un processo improvvisato. Poiché il primate non era in grado di rispondere alle loro domande e non avevano mai visto né una scimmia né un francese prima, conclusero che era una spia nemica . Giudicata colpevole, l’animale fù debitamente condannato a morte e sommariamente impiccato sulla spiaggia.

D’ allora, gli abitanti di Hartlepool sono conosciuti con il soprannome di Monkey hangers (impiccatori di scimmie).

DURHAM:

L’ ultima tappa di questa lunga giornata è la cittadina di Durham, la cui cattedrale ed il castello sono Patrimonio UNESCO.

E’ un tardo pomeriggio domenicale ed entrambi i monumenti sono chiusi.

Prendiamo il Riverside Footpath, il meraviglioso sentiero che costeggia il fiume Wear.

Cammiamo immersi in una natura talmente rigogliosa che ci sembra strano che il centro città disti solo pochi metri.

Spettacolare la vista dal Framwellgate Bridge,  il ponte più antico di Durham, dove tra il verde degli alberi fanno capolino le torri della cattedrale.

Percorriamo il Framwellgate Bridge e sbuchiamo in Market Place, il cuore della città.

I suoi edifici principali sono il Town Hall (il municipio) e la chiesa di St Nicholas, costruita nel 1858. 

Le strade acciottolate chiamate Owengate ci conducono a Palace Green, una grande piazza erbosa fiancheggiata dal Castello, dalla biblioteca universitaria e dalla Cattedrale.

Costruito in epoca normanna come imponente fortezza, la storia del castello è intrecciata con quella dei principi vescovi di Durham, il cui status semi-regale li ha resi alcuni degli uomini più potenti e ricchi del paese.

Situato sul punto più alto della città era strategicamente importante. Non solo proteggeva le terre inglesi dagli scozzesi, ma serviva anche come base per il controllo della popolazione locale.  

  il castello è ora sede degli studenti dell’University College, parte della Durham University, uno dei più antichi e prestigiosi istituti di istruzione universitaria del Regno Unito e a livello mondiale. Fondata nel 1832.

Nell’ altro lato, splende la regale cattedrale, costruita tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo, straordinario esempio di architettura normanna in Inghilterra e nel mondo. I successivi interventi non hanno alterato significativamente la sua struttura originaria. 

 Venne utilizzata come palazzo reale nel film “Elizabeth” del 1998. Una notorietà ancor maggiore le deriva dai film di Harry Potter. Nella Chapter House (la sala capitolare) la professoressa Minerva McGrannit insegnava ai suoi allievi come trasformare gli animali in calici d’acqua. Il film in questione è “Harry Potter e la pietra filosofale”. Nello stesso film appare anche il chiostro. Questo era il cortile innevato dove Harry ha fatto volare la civetta Edvige. Lo stesso chiostro è stato anche una location del film Harry Potter e la camera dei segreti”. Fu qui Ron Weasley venne colpito dalla “simpatica” maledizione che gli faceva vomitare lumache.

INFORMAZIONI UTILI:

DOVE ABBIAMO DORMITO A STAITHES: dormito e cenato al Captain Cook Inn .

una locanda sopra il villaggio. Staithes non ha molto da offrire, i turisti vanno nelle più gettonate Whitby o Robin’s Hood Bay ma noi siamo stati bene. Buona cena, camera pulita e spaziosa e ottima colazione a base di aringa.

A Seahouses abbiamo fatto sia vitto che alloggio all’ Olde Ship.

Un fantastico Pub in stile marinaresco ricco di cianfrusaglie…. sembra uscito da un film.

Buona cena a base di pesce e buona la colazione alternata a salmone e uova una mattina e la British Breakfast l’ altra. La nostra camera era vista mar del nord.

Continua…

LE PUNTATE PRECEDENTI:

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