DAY 6 (18 AGOSTO): DA DOLGELLAU A CONWY

Oggi brutto tempo… Una perturbazione atlantica colpirà il Galles per tutto il giorno! Ci aspettano pioggia, vento e freddo come nelle più cupe giornate autunnali. Il viaggio prevede l’ arrivo a Conwy, nel nord, attraverso la Llyn Penisula, il “Braccio dello Snowdonia”, definita la zona più selvaggia della regione… cioè non che quelle visitate fino ad ora fossero Milano all’ ora di punta!!

LLYN PENISULA:

Una lingua di terra lunga 40 km e larga 13, per la maggior parte disabitata, poche strade e la maggior parte ad un’ unica corsia, spiagge e scogliere a picco sul mare, minuscoli villaggi di pescatori. Questa è la Llyn Penisula, dal 1957 designata come Area di straordinaria bellezza naturale (Area of Outstanding Natural Beauty)

LE AREE DI STRAORDINARIA BELLEZZA NATURALE:

Le aree di straordinaria bellezza naturale (da non confondersi con i parchi nazionali che hanno un altro tipo di gestione) sono aree protette per il loro eccezionale paesaggio, bellezza naturale e carattere distintivo, sono aree considerate preziose e salvaguardate per l’interesse nazionale. 

Isola di Wight

Il titolo AONB viene assegnato alle zone in riconoscimento della loro importanza per la nazione e per contribuire a garantire che le loro qualità e i loro caratteri siano preservati.

l’isola di Anglesey

 Le aree protette mirano a conservare e valorizzare le bellezze naturali del paesaggio e a garantire che siano presi in considerazione gli interessi delle persone che vivono e lavorano nelle stesse.

Wye Valley

Uno degli obiettivi dell’AONB è sostenere il benessere sociale ed economico delle comunità locali in modi che aiutino la conservazione e al loro miglioramento.

Dorset

Ogni area ha il suo carattere distintivo e la sua storia: meravigliose coste, spiagge, scogliere, dune di sabbia, dolci colline, gole, montagne, brughiere selvagge, flora e fauna.

L’Inghilterra, il Galles e l’Irlanda del Nord hanno 46 aree di straordinaria bellezza naturale, che coprono il 18% della campagna, oltre un quinto della costa inglese e comprendono 12.000 miglia di sentieri e mulattiere.

In Scozia, invece, sono nominate National Scenic Area, Lo scopo della designazione è quello di identificare aree paesaggistiche eccezionali e proteggerle da uno sviluppo inappropriato. 

Glen Coe

Ci sono attualmente 40 aree panoramiche nazionali (NSA) in Scozia, che coprono il 13% della superficie terrestre. Le aree protette dalla designazione sono considerate rappresentare il tipo di bellezza paesaggistica “popolarmente associata alla Scozia e per la quale è rinomata”

BORTH Y GEST BEACHES:

Scogliere basse di ardesia e dalla folta vegetazione caratterizzano questa spiaggia dove i fiumi Dwryd e Glaslyn sfociano nel Mar d’Irlanda formando la Baia di Tremadog

Un cottage bianco ai margine della costa è noto come “Powder House” perché la polvere da sparo per le miniere di ardesia di Ffestiniog veniva scaricata dalle barche di passaggio e immagazzinata qui.

Ora è proprietà privata con una vista mozzafiato sull’ oceano e sulla baia di Tremadog

L’omonimo villaggio abbarbicato sulle cliffs, in passato era rinomato per i cantieri navali.

Le case attigue al porto sono conosciute come “case dei piloti”, furono erette appositamente in modo che gli stessi potessero sorvegliare le navi attraccate, ancora prima della costruzione del Paese.

In passato  Borth y Gest era l’attraversamento dell’ampio e pericoloso estuario di Glaslyn, e la gente del posto guadagnava denaro guidando i viaggiatori attraverso le insidiose sabbie 

CRICCIETH:

Una breve sosta panoramica nei pressi di Criccieth dove si ammira il castello abbandonato, sopra una scogliera

ma ci rimettiamo subito in marcia… Il cielo alle nostre spalle non annuncia niente di buono!

PORTH OER (Whistling Sands):

La spiaggia di Porth Oer ha guadagnato il soprannome popolare di The Whistling Sands (Sabbie Sibillanti) a causa del peculiare stridio acuto, o rumore sibilante quando ci si cammina sopra. Le particelle di sabbia sfregano tra loro in un modo da produrre un rumore insolito.

La scienza alla base del fenomeno dei fischi è affascinante, anche se non completamente compresa. Sembra che i granelli di sabbia debbano essere tra 0,1 e 0,5 mm, di forma molto sferica e contenere quarzo e silice. La sabbia deve anche essere a un livello di umidità molto specifico o asciutta.

Allora… In Galles piove un giorno sì e l’ altro pure!!! Quante volte potrebbe accadere in un anno questo fenomeno? No… Noi non l’ abbiamo sentito!

La spiaggia è di un indiscutibile bellezza, appartata in una piccola baia e protetta dalle intemperie da alte scogliere erbose, di proprietà del National Trust che la definisce “una delle nostre spiagge più perfette del Galles”.

Se posso definire il paesaggio con una parola direi che è spietato! I nuvoloni carichi di pioggia, il mare che imperterrito schiaffeggia la scogliera nera, il vento gelido che ti penetra nei vestiti… Sembra un girone dantesco

Inizia a piovere copiosamente e l’ aria gelida sta diventando insopportabile. Un ultimo scatto alla meno peggio e ce ne torniamo verso l’ auto.

Evidentemente per qualche temerario, questa è comunque una bellissima giornata estiva…

ABERDARON:

Aberdaron è il genere di località che fa pensare di essere arrivati ai confini della terra infatti questo villaggio di pescatori era l’ultima tappa dei pellegrini diretti a Ynys Enlli, l'”Isola dei 20.000 Santi”

il villaggio è una perla. Piccolo con le casette bianche e una spiaggia dove fa capolino una chiesetta con il suo cimitero. Il meteo non ce lo fa gustare (e fotografare) come merita anzi, per la prima volta in tutti i miei viaggi in Gran Bretagna, sento l’ esigenza di bere una bevanda che non sia birra!!!

Un confortante tè caldo e uno scones e si riparte… Un giorno spero di tornarci con un tempo migliore e gustarmi una birra…

CAERNARFON:

Il maltempo ci fa saltare un paio di tappe. Facciamo sosta in questa cittadina che sorge lungo le rive dello stretto di Menai, un sottile braccio di mare che separa il Galles dall’isola di Anglesey.

ospita il castello più famoso del Galles, patrimonio mondiale dell’UNESCO ed è uno dei 17 castelli che costituiscono il sistema difensivo chiamato Iron Ring (Anello di Ferro), ideato da Edoardo I.

 Un grandioso progetto di occupazione militare pensato da uno dei più famigerati e bellicosi re della Gran Bretagna.

Qui Edoardo e il suo architetto militare Maestro Giacomo di San Giorgio, eressero contemporaneamente un castello, mura cittadine e una banchina. Questo gigantesco progetto di costruzione alla fine ha richiesto 47 anni ed è costato l’incredibile cifra per l’ epoca di 25.000 sterline.

TRENI A VAPORE

Alla stazione ferroviaria, un trenino a vapore è in partenza. Il Galles ospita alcune delle ferrovie più famose al mondo e un viaggio su questi irresistibili trenini è consigliatissimo (nel 2019 abbiamo provato lo Snowdon Mountain Railway).

il Great Little Trains del Galles, costituito da undici ferrovie a scartamento ridotto con una storia centenaria. Tutte originariamente costruite in un’epoca meno frettolosa della nostra servivano per trasportare ardesia e altri minerali lontano dalle montagne. Oggi prettamente turistiche ma con un grande fascino. Il plus delle ferrovie a scartamento ridotto risiede nelle loro dimensioni modeste rispetto a quelle della linea principale e la loro piacevole velocità. Dai finestrini si ammirano splendidi scenari che vanno dalla campagna al mare e dalle valli alle cime delle montagne.

CONWY:

Di questo villaggio ve ne parlerò nella prossima puntata ma ci tenevo pubblicare una foto fatta con lo smarthphone… Dopo la pioggia spunta sempre il sereno! E questa è come si presentava la baia alle 23. Il crepuscolo del tramonto doveva ancora cedere il passo alla notte… Un’ altra cosa che adoro di quest’ isola, le lunghe e tiepide serate estive che sembrano non finire mai…

DAY 7: DA CONWY A CHESTER (19 AGOSTO)

Giornata tranquilla oggi, al mattino visita al villaggio di Conwy, lasceremo il Galles (lacrima) e torneremo in Inghilterra con tappa a Chester.

CONWY:

Nel 2019 avevamo promesso un ritorno, tra noi e Conwy era scattato un colpo di fulmine!

In poche parole. Una delle città medievali meglio conservate della Gran Bretagna.

 Conwy è un vero pezzo unico. Antiche mura ben conservate, le più intatte d’Europa, racchiudono una cittadina di stradine acciottolate, angoli e fessure pieni zeppi di edifici storici.

Le mura si irradiano da un castello grintoso, di pietra scura che anche dopo tutti questi anni, conserva un’autentica atmosfera medievale e ha ancora il potere di dominare.

La mia sveglia suona presto, ho voglia di vedermi un’ alba e di gironzolare per le stradine del villaggio prima che la marea (umana) salga!

Conwy è rannicchiata all’ interno di una cinta muraria lunga più di un chilometro (pedonabile) e sorvegliata da ben 22 torri, all’ombra delle montagne dello Snowdonia da una parte e da una bellissima baia dove sfocia l’ omonimo fiume dall’ altra.

IL CASTELLO:

 Il Castello è considerato uno dei più belli della Gran Bretagna, e con le sue 8 impressionanti torri si erge maestosamente sulla città. Questa fenomenale fortezza risale al XIII secolo e faceva parte del cosiddetto  Iron Ring (Anello di Ferro), il sistema difensivo progettato dal re inglese Edoardo I per tenere in pugno il Galles del Nord. 

 Re Edoardo I e il suo architetto Maestro Giacomo di San Giorgio costruirono sia il castello che le mura in quattro anni appena tra il 1283 e il 1287.

Ed è davvero impressionante come queste torri si elevano verso il cielo da più di 700 anni.

LE MURA:

Le mura sono come il castello patrimonio UNESCO, sono percorribili a piedi e si estendono quasi ininterrottamente intorno al cuore medievale di Conwy per tre quarti di miglio, con 22 torri e tre porte originali lungo la loro lunghezza. 

Dentro le mura, le casette sembrano incastonate come piccoli pezzi di puzzle.

IL PORTO:

Anche la pittoresca zona del porto non sfugge all’ occhio vigile del castello.

Centinaia di nasse di varie le dimensioni sono accatastate pronte per essere utilizzate

Nonostante servano per la pesca di aragoste e granchi, la zona è famosa per le cozze.

Foto dal web

Qui le cozze si raccolgono ancora a mano come si usa da oltre 200 anni.  Usando un rastrello di pino lungo 6 metri.

LA CASA PIU’ PICCOLA DELLA GRAN BRETAGNA:

Lungo la banchina con una finestrella che dà sul porto, si trova la casa più piccola della Gran Bretagna.

Composta da sole due stanze, con un’altezza di 300 cm e una larghezza di sol0 180 cm, è riconosciuta dal Guinness dei primati come la più piccola della Gran Bretagna.

La casa è conservata com’era più di un secolo fa ed è stata abitata fino al 1900,l’ultomo inquilino era un pescatore alto 190 cm: Robert Jones.

Le stanze erano troppo piccole perché lui potesse stare in piedi completamente, e quando aveva ospiti erano costretti a stare fuori perché non c’era abbastanza spazio in casa per sedersi comodamente.

Alla fine Robert fu costretto a trasferirsi solo quando il consiglio dichiarò la casa inadatta all’abitare umano.

E’ a due piani. Nel pian terreno c’ è la zona soggiorno (con angolo cottura molto semplice), uno spazio per il carbone, un caminetto e un rubinetto dell’acqua nascosto dietro le scale.

  Il piano superiore ospita la camera da letto angusta, anch’essa dotata di una piccola nicchia per riporre gli oggetti.

ARRIVEDERCI GALLES:

Con Conwy si conclude anche la nostra esperienza in Galles. Una terra meravigliosa, dove i colori e gli elementi della natura si sono dati appuntamento in quel lembo di pianeta che guarda l’Irlanda.

Il Galles è come quella persona scorbutica che fa di tutto per non entrare nel tuo cuore ma alla fine lo conquista con il suo animo gentile e ospitale. Con quella lingua, tra le più antiche del mondo, che in confronto un codice fiscale è una poesia in rima….

Non ti libererai di noi… Torneremo perchè hai ancora tanto da regalarci, nonostante la pioggia, il vento e il freddo!

 

CHESTER:

Chester, il capoluogo del Chesire, ci accoglie con un bel sole caldo e un’ allegra vivacità di cittadina di provincia.

 Nata come fortezza romana, di nome Deva Victrix, costruita nell’anno 79 sul fiume Dee.

Circondata da una cerchia di mura sia Romane che medievali lunga più di 3 km, Chester è una rara miscela di elementi antichi e tradizionali, arricchiti da un tocco cosmopolita. Il reticolo delle antiche strade Romane rimaste è così compatto che si possono raggiungere comodamente a piedi tutti i luoghi d’interesse della città.

THE ROWS:

Una famosa attrattiva della città sono le Rows, le case a graticcio porticate e con una galleria al piano superiore che costeggiano le quattro strade cittadine che seguono la struttura urbanistica romana. Nei due piani delle Rows sono ospitati numerosi esercizi commerciali.

La disposizione dei Filari risale al XIII secolo. Vi erano botteghe o magazzini a livello della strada, con una lunga galleria sovrastante, raggiungibile tramite gradini dal livello della strada.

Perché i Rows siano stati costruiti così come sono non è chiaro dalle prove storiche disponibili. Gli esperti suggeriscono che il duro substrato roccioso vicino alla superficie ha impedito ai negozianti di costruire sotterranei. Quindi hanno costruito invece verso l’alto. Un’altra teoria, tuttavia, è che la quantità di detriti romani avesse innalzato il livello delle antiche strade di Chester.

LE MURA:

Sono lunghe circa due miglia e furono costruite per la prima volta dai romani quasi 2000 anni fa, ampliate e sviluppate nel periodo sassone (Xsec). Durante il XII sec. i Normanni le ricostruirono ed estesero, così da formare un circuito completo intorno alla città. Per tutto il Medioevo, Chester è stata una delle città più protette e strategicamente importanti della contea.

la camminata oltre che una bella visuale dall’ alto della città, tocca molti monumenti storici come il Pemberton’s Parlour, una struttura costruita ina arenaria rossa

Il Newgate, un ponte pedonale ad arco eretto nel 1938, il cui design si fonde senza sforzo con l’estetica delle mura difensive medievali, costruito in arenaria, presenta una sezione centrale ad arco fiancheggiata su entrambi i lati da torri con tetti a padiglione. Lo stemma di Chester e gli scudi scolpiti adornano entrambi i lati dell’arco. Da notare la presenza di finte feritoie poste sulle pareti della torre.

Quello che cattura maggiormente l’ attenzione è l’ imponente Eastgate, la porta orientale, su cui campeggia l’ orologio più fotografato d’ Inghilterra dopo il Big Ben.

L’attuale porta risale al 1768 ed è una struttura in arenaria a tre arcate, un altro passaggio pedonale delle mura della città. L’orologio risale al 1899 per celebrare il giubileo di diamante della regina Vittoria avvenuto due anni prima.

La camminata lungo le mura ci porta a costeggiare l’ ippodromo cittadino , noto anche come Roodee, in fermento per un evento che si terrà il giorno dopo. The Roodee è ufficialmente riconosciuto dal Guiness World Record come il “più antico ippodromo ancora in funzione”. Le prime corse si sono tenute nel 1539.

Su un altura che domina il fiume Dee si trova il castello. Fondato da Guglielmo il Conquistatore nel 1070 per combattere le ribellione nel Galles del nord. Nel complesso si trovano le parti rimanenti del castello medievale insieme agli edifici neoclassici progettati da Thomas Harrison che furono costruiti tra il 1788 e il 1813. Parti degli edifici neoclassici sono oggi utilizzate dalla Crown Court e come Museo Militare.

LA CIVILTA’ ROMANA:

Come detto in precedenza, la città fu fondata dai romani, era il quartier generale della 20esima Legione Romana fino al 380 D.C. e dalle mura si possono ammirare quello che resta di quel periodo

The Chester Roman Gardens prende il nome da una collezione di frammenti di edifici finemente scolpiti provenienti dalla fortezza legionaria romana di Deva. Presenti pezzi provenienti da alcuni degli edifici militari più importanti, tra cui le terme principali e il quartier generale dei legionari.

Il vero fiore all’ occhiello della città è l’anfiteatro romano, il più grande della Gran Bretagna (anche se solo metà della struttura è stata scoperta) e poteva contenere fino a 7000 spettatori. Utilizzato per l’intrattenimento e l’addestramento militare.

 La struttura fu ritrovata solo nel 1929 e gli scavi sono tutt’ora in corso; alcuni storici hanno suggerito che potesse essere anche il sito della Camelot di re Artù e che la tavola rotonda dei suoi cavalieri fosse in realtà la struttura circolare dell’ arena.

THE CHESIRE CAT:

Non solo monumenti e resti romani ma lungo le mura v’imbatterete nel sorriso sornione di Stregatto!

The Chesire Cat è un personaggio inventato da Lewis Carroll, apparso per la prima volta nel 1865 nelle “Avventure di Alice nel paese delle meraviglie”, trae verosimilmente ispirazione da antichi racconti popolari nei quali si narra di felini invisibili nelle campagne inglesi (il Chesire era la contea natale di Carroll).

Sorridere (o sogghignare) come un gatto del Cheshire” (To grin like a Cheshire cat) era un modo di dire molto comune ai tempi di Carroll e significa sorridere in modo molto ampio scoprendo completamente i denti. Secondo alcuni deriva dall’ironia sviluppatasi su dei leoni sorridenti raffigurati in maniera piuttosto semplice sulle insegne delle locande della contea dove Carroll era cresciuto.

The Albion Inn:

La camminata ha messo sete e qui ci vuole una buona birra. Il The Albion Inn non è stata una scelta casuale.

Questo storico locale è considerato uno dei migliori pub dell’ Inghilterra Nord-Occidentale.

Appena solchiamo la porta d’ ingresso capiamo subito di essere gli unici turisti presenti.

Un Pub “Old Style” dove, come tempi addietro, è off limits per le famiglie e i bambini e non c’ è musica, non ci sono videogiochi e nemmeno schermi TV

E bere una birra scambiando quattro chiacchere ha ancora i suoi vecchi rituali.

Nei pressi sorgeva un centro di reclutamento durante la prima guerra mondiale. Molti ragazzini avrebbero speso il loro scellino del re al bar dell’Albion prima di affrontare gli orrori del fronte occidentale.

Mike Mercer gestisce l’Albion Inn da oltre 37 anni e ha creato e catturato l’essenza della Grande Guerra 1914-18 in questo ultimo classico pub vittoriano e del suo ostinato rifiuto di convertirsi alla modernità.

CROCIERA SUL FIUME DEE:

Il lungofiume si chiama The Groves, un posto molto speciale che ti riporta indietro nel tempo e a un ritmo di vita più dolce e semplice con molte panchine che circondano il fantastico stand della band con vista sul fiume.

Prendiamo un battello per esplorare le 6 miglia navigabili, ammirando ville eleganti e giardini verdi e curati.

La gita è piacevole ma sarà il sole caldo, la brezza che ti accarezza il volto o le 2 birre che entrano nel circolo del sangue, tiro una di quelle ronfate (con russata) che se non c’ era l’Annalisa che mi svegliava probabilmente passavo la notte in quella barca!!!

Deva era il nome dato alla loro fortezza dai Romani, che si traduce come divina o Dea– ed è stato preso dal nome britannico (celtico) per l’allora possente fiume accanto al quale fu costruita la fortezza.

Tutti i fiumi naturali, i laghi o altri corpi idrici erano venerati dai primi abitanti e considerati le dimore degli esseri divini e la maggior parte dei fiumi britannici conserva ancora i loro nomi antichi.

La cattedrale era già chiusa al nostro passaggio, molto bello il municipio (a destra), registrato nella National Heritage List dell’ Inghilterra come la croce del mercato (a sinistra). Durante i mesi estivi il banditore cittadino di Chester fa un annuncio di mezzogiorno dai suoi gradini.

INFORMAZIONI UTILI (CONWY):

DOVE ABBIAMO DORMITO: Al Y Capel Guest House, il posto più caratteristico della vacanza.  

Le camere si trovano all’interno di una splendida cappella del 19° secolo e annessi che conservano molte delle caratteristiche originali di quelle strutture tra cui la vasca battesimale visibile attraverso il pavimento dell’ingresso, le originali travi del tetto in pino pece, le finestre in pietra e l’elaborata facciata anteriore. 

DOVE ABBIAMO CENATO: Erskine Arms, stessa proprietà dell’ Y Capel. Ottima cena!!!

Un antipasto con capasanta, salsa alle pere e sanguinaccio per me e halloumi glassato per Anny

Come portata principale un Fish & Chips per me (il primo della vacanza) e un Halibut con insalatina e frittelle di polenta e formaggio per Anny.

INFORMAZIONI UTILI (CHESTER)

DOVE ABBIAMO DORMITO: In un Travelodge vicino all’ anfiteatro. Come tutti i Travelodge del Regno senza infamia e senza lode. Ottima posizione.

DOVE ABBIAMO CENATO: Al The Architect, vicinissimo all’ ippodromo. Una delle più belle serate della vacanza! L’ abbiamo scelto a “fiuto” e abbiamo fatto bene!!! Atmosfera bellissima con tanti giovani che consumavano aperitivi e famiglie che cenavano, ambiente sobrio e nota di merito al personale, in particolar modo alla splendida ragazza che ci ha servito: Chiara, una ragazza di Vicenza che nonostante il locale fosse strapieno, si è fermata varie volte a chiacchierare con noi, a raccontare la sua esperienza in quella cittadina lontana nell’ Inghilterra del nord, aggiungendo, cosa molto gradita, un super sconto al pagamento. Chiara è un bellissimo ricordo della nostra vacanze

cena molto buona: fish cake per Anny e steak burger per me. Come dolce pavlova per me e un waffle per Anny… Una serata perfetta!!!

Continua…

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