DAY 4: Da Canterbury a Stansted Airport

CANTERBURY:

Ultimo giorno…
Oggi si torna in Italia e il cielo sopra Canterbury è plumbeo come il nostro stato d’ animo.
Ci svegliamo presto, visitiamo la città quando ancora dorme. Pigra, come sotto una coperta grigia che forse la infagotta troppo, non rendendogli giustizia
La cittadina si trova nel cuore del Kent, il giardino d’Inghilterra, ed è famosissima soprattutto per il suo comprensorio religioso: la Cattedrale gotica, l’Abbazia di Sant’Agostino e la Chiesa di San Martino, che gli è valsa la nomina di Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO!
La Cattedrale è una delle più belle chiese d’Europa e principale sede vescovile della Chiesa d’Inghilterra.
Noi non riusciamo a visitarla in quanto l’ apertura domenicale è alle 11.30 e l’accesso è disponibile solo al parco. La Chiesa Madre apre alle 12.30.

Racchiusa tra mura medievali, Canterbury è intrisa di storia. Il centro, disseminato di case in stile, storte e bellissime, fu gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra mondiale.

Oggi la via acciottolata di Hight Street ne è il cuore commerciale con i suoi moderni negozi ed edifici in stile tudor del 1500.

La Westgate Towers è uno degli ingressi: è la più grande e probabilmente la più bella delle porte medievali sopravvissute del Paese, fu costruita durante la Guerra dei Cent’anni per difendere Canterbury dalle incursioni straniere. Simboleggiava anche la ricchezza e l’importanza della Città e dell’Arcivescovo, che qui aveva il suo palazzo. La roccaforte alta 60 piedi (18 m) non era isolata, come ora, ma era collegata tramite un ponte levatoio sul fiume Stour e fiancheggiata da imponenti mura.

Ora, al posto delle mura, c’ è il Westgate Gardens.
Il parco è composto da quattro aree distinte: Westgate Gardens, Tannery Field, Toddler’s Cove e Bingley Island Local Nature Reserve.

l fiume Great Stour attraversa il centro del parco collegando il paesaggio urbano e rurale, ricco di patrimonio e fauna selvatica.



Qui troviamo un memoriale che attira la nostra attenzione con una bandiera italiana ai piedi: è l‘Italy Star Memorial, eretto in memoria dei 18.000 soldati del Commonwealth che persero la vita nella campagna d’Italia del 1943-45.

Struggente la frase al centro della lapide: “Quando cammini in strade pacifiche così verdi, ricordati di noi e pensa a ciò che sarebbe stato”

Canterbury e i suoi canali: che scorrono lenti tra edifici antichissimi, case Tudor e isolette su cui sorgono cappelle francescane del XIII secolo.

Il Great Stour, si dirama in numerosi canali affascinanti, passando di fianco ad angoli sperduti della città e in mezzo a verdi prati.

Una piccola curiosità: La Via Francigena, che attraversa tutta l’Europa e porta fino a Roma, inizia proprio qui.

Buttemarket Square è una graziosa piazza adiacente al centro. Ha più di 800 anni e qui si svolgeva il mercato del burro proprio di fronte l’ingresso principale della cattedrale (in ristrutturazione)
Al centro sorge il The Canterbury War Memorial dedicato ai soldati caduti nella prima guerra mondiale.
Lasciamo questa cittadina verde, rigogliosa e bagnata dall’acqua con riserva: non ci ha entusiasmato come Oxford, probabilmente perchè le attrazioni principali aprivano in un orario incompatibile con il nostri programmi e perchè ci sembrava troppo in bianco e nero…Sarebbe stata un’altra cosa con un cielo azzurro?
Trovandosi ad un’ ora di treno di Londra, merita sicuramente una seconda possibilità.
THE FRIARS AYLESFORD PRIORY:

Aylesford (che significa “posto di passaggio per tutti i popoli”) è un piccolo villaggio nella contea inglese del Kent, dove nel 1242 un gruppo di eremiti del Monte Carmelo ricevette una terra per fondare una comunità da un crociato di ritorno dalla Terra Santa.

Situata lungo il fiume Medway le due rive sono collegate da un antico ponte di pietra del 1300.

A qualche centinaia di metri dal centro si trova il monastero, conosciuto anche semplicemente come“The Friars”. Il Priorato di Aylesford nel Kent è una delle antiche case dell’Ordine Carmelitano e un importante luogo di pellegrinaggio. Molti degli edifici medievali sono stati restaurati ed è stata costruita una nuova chiesa a cielo aperto sul sito della cappella medievale.

Great Courtyard è la parte più antica: gli edifici medioevali hanno subito una ristrutturazione regalando un tocco “elisebettiano” al complesso.


La Via del Rosario è la parte più tranquilla dove la quiete e l’atmosfera prendono per mano i visitatori per pregare e riflettere

E’ un’oasi di pace in un mondo frenetico…. L’esempio è l’ antico salice che si drappeggia sulle case delle anatre, sembra quasi proteggerle!
TUTTI PAZZI PER LA REGINA!
The Friars è l’ultima attrazione visitata in questo lungo weekend in terra inglese.
Questi giorni (dall’ 1 al 4 giugno) corrispondevano al giubileo di platino della regina.
Ne abbiamo viste di ogni… Negozi, persone, giardini privati e anche animali domestici rendevano omaggio alla Queen.
Ecco alcune chicche fotografiche
















Conclusioni:
Siamo riusciti a fare il nostro “on the road” programmato per la Pasqua 2020. Ne sentivamo il bisogno, bisogno di tornare su “Quell’ isola lassù”!!!
Ci mancavano le scogliere, i piccoli villaggi, il verde curato, le cittadine a misura d’ uomo, i parchi nazionali, le birre, i fish and chips e la guida a destra…
Nel nostro piccolo ci sentiamo di appartenere, un pochino a questa terra.
IL TOP 3:
- Seven Sisters
- Oxford
- Great Haseley Windmill (Il mulino a vento)
DAY3: https://www.stefanobobini.it/viaggi/passione-gran-bretagna-mini-on-the-road-nei-dintorni-di-londra/